Le coincidenze a volte sono rivelatrici. Ieri, mentre i tecnici congiunti di Ministero e Comune discutevano sulle misure da prendere per evitare distacchi di pietre dal Colosseo (e a un profano pare tanto che discutessero su come evitare reti di protezione e zone di rispetto), Legambiente protestava davanti al monumento chiedendo a voce altissima la pedonalizzazione di tutta l’area. Chiedendo perché la delibera di iniziativa popolare, depositata in Comune nell’ottobre scorso, non è ancora stata discussa. Perché si parla tanto del Colosseo, e addirittura ci si azzuffa, senza attuare l’unica azione veramente risolutrice. Ora la petizione è anche in rete perché, oltre ai cittadini di Roma, la possano firmare in tutto il mondo. Firmiamo subito, contribuiamo anche noi a smuovere l’inerzia. Solo pochi giorni fa il sindaco Alemanno ha liquidato le richieste di Legambiente come “irrealizzabili senza interventi strutturali”. Costringiamolo a pensare quegli interventi strutturali che attendiamo oramai da troppo tempo, per avere finalmente una città vivibile.
Effe
Siamo alle solite. In Italia si fanno troppe battaglie e non si ama ragionare. Le battaglie, poi, sono targate dal gruppo o dall’area politica di turno. Pedonalizzare l’area tra Foro e Colosseo non è interesse del gruppo di pressione ambientalista, ma costituisce un punto centrale per l’ordinato sviluppo di una città che sia davvero attenta al turismo e allo stato di salute di chi la vive.
L’esempio di Atene che ha trasformato l’anello attorno all’acropoli in una grande zona pedonalizzata insegna, dal momento che ha reso più a misura d’uomo la visita in una delle più importanti aree archeologiche del mondo ed ha eliminato il gran traffico veicolare di un tempo.
Anche il caso tutto italiano della pedonalizzazione attorno al duomo e al battistero di Firenze rientra in questa logica. Oggi la scelta è apprezzata (almeno dai turisti che sono gli unici a far muovere un po’ l’economia della città), ma prima di allora tutti a criticare.
Purtroppo in Italia ci si scontra sempre con logiche partitiche o clientelari. E anche nel caso del Colosseo siamo al muro contro muro. Solo il buonsenso può risolvere i problemi di questo paese. Ma il buonsenso non prevale, perché siamo sempre alla ricerca di un nemico da combattere. In fondo siamo tarati: generati dalla guerra civile post-fascismo, continuiamo a contrapporci e a non voler dialogare. Quando lo avremo capito sarà stato sempre troppo tardi.
Grazie GA per aver ribadito l’importanza della pedonalizzazione dei centri storici delle nostre città. Noi però siamo ottimisti e non ci va di lamentarci sempre che gli Italiani sono “tarati”. Oppure possiamo dire che sono tarati come lo sono anche altri: sai quante polemiche ha sollevato la pedonalizzazione del centro di Atene? Un’infinità persino più che da noi (eh sì, in Grecia sono ancora più polemici). Ora è chiaro che tutto questo trambusto attorno al Colosseo, proprio ora, ha un’etichetta smaccatamente politica. Però che dire? Se l’interesse politico spinge per la pedonalizzazione, a questo punto ben venga! Le battaglie si vincono in molti modi, non ultima l’astuzia: anche i Greci a Troia hanno vinto solo grazie al cavallo. é Ulisse quello che ha fatto strada nella vita; gli altri, meno. L’integralismo, da noi sempre difeso come regola di vita, si deve però misurare con la realtà. Deve diventare realista, pur conservando sempre la propria anima. Effe